La pandemia globale da coronavirus e la crisi economica che ha generato hanno mostrato le vulnerabilità e l’interdipendenza dei corpi, dei territori, delle specie e delle popolazioni. E’ necessario costruire reti di mutualismo a favore delle comunità di chi ha subito maggiormente le conseguenze della crisi. La ricaduta delle misure di sicurezza e igiene pubblica, infatti, è stata fortemente asimmetrica e ha segnato ancora di più le gerarchie e le divisioni neoliberali di classe, di razza, di genere e di sessualità. Come lesbiche, frocie, bisex, persone trans, intersex, asessualx, madrx, femministe e transfemministe queer abbiamo sempre lottato mettendo al centro la riproduzione sociale e mai come in questo momento è emersa la sua rilevanza rispetto alla produzione. Tuttavia, nonostante la centralità della salute degli individui nel discorso pubblico, il diktat della produzione, dell’estrazione e del profitto si è imposto sulla cura, che ora come non mai si dimostra terreno di lotta politica.
Già nel contesto del percorso Marciona 2020 avevamo affrontato questi temi, dando priorità alla presa di parola queer nello spazio pubblico attraverso la critica alla forma “Pride” mainstream. Dopo l’inizio della pandemia, ci siamo riunit* in diverse assemblee trans-territoriali e ne abbiamo evidenziato le ricadute sulla materialità delle vite queer, punto di partenza imprescindibile per costruire le nostre pratiche.
Abbiamo agito secondo un principio di autoresponsabilizzazione collettiva per il contenimento del contagio e di autogestione critica del distanziamento fisico, scegliendo di porre al centro il mutualismo. Agire mutualismo e solidarietà queer, oltre che rispondere alla necessità materiale di scambiare risorse, cibo, denaro, ha una forte valenza politica: rendere visibili forme di relazioni “altre”, reti di affetto e sociali non familistiche e non di sangue.
Infine, siamo finalmente sces* in piazza numeros*, da Milano a Bologna, Torino, Rimini, Firenze, Bergamo, Messina, Roma, Genova, dando vita ad un Coordinamento Pride transfemminista queer, in una cornice comune (https://marciona.noblogs.org/post/2020/06/22/verso-un-pride-transfemminista-queer/). Queste le nostre rivendicazioni: la lotta alla violenza di genere e dei generi e allo stigma che colpisce sex worker e persone sieropositive, per la depatologizzazione delle transizioni e delle vite trans e non binarie, in solidarietà con il movimento Black Lives Matter e con tutte le resistenze queer, femministe, antirazziste, anticolonialiste, antifasciste globali.
La discriminazione non è un fatto meramente culturale, produce disuguaglianza sociale e materiale, per questo chiediamo reddito di autodeterminazione e accesso a salute, casa, istruzione per ognun*: per transitare fuori dai vincoli famigliari, patriarcali e omosociali. A partire da questa lettura della violenza strutturale e eteropatriarcale abbiamo preso parola anche sulle proposte legislative a contrasto dell’omolesbobitransfobia.
Abbiamo scelto di convocarci tutt* per due giorni come nuova rete transfemminista queer per confrontarci sul percorso compiuto fino ad ora e rilanciare la nostra iniziativa politica.
Questi due giorni saranno strutturati in modalità mista (online ed in presenza) a Bologna il 7 e 8 novembre 2020, presso il Circolo ARCI Guernelli, via Gandusio 6, Bologna.
Chiediamo a tutte le favole che leggono questa convocazione di compilare il sondaggio sulla partecipazione online e offline a questo indirizzo: https://forms.gle/bq67i6bUSz2cKnz8A . È necessario sapere i numeri della partecipazione e le esigenze per gestire al meglio i due giorni e impostare i canali online in modo da garantire l’accesso a tutt* coloro che non possono essere presenti.
PROGRAMMA IN MODALITÀ MISTA ONLINE E OFFLINE (in aggiornamento)
GIORNO 1 WORKSHOP E TAVOLI TEMATICI
I tavoli sono organizzati in modalità World Cafè e saranno accessibili online su Discord e in presenza: ogni tavolo è composto da sottogruppi, all’interno dei quali una persona volontaria terrà un resoconto e si occuperà della gestione della trasmissione online. Un’altra persona coordinerà la discussione proponendo alcune domande inerenti al tema del sottogruppo. Ogni partecipante può muoversi tra i sottogruppi per contribuire alla discussione. Alla conclusione, verranno messi a confronto i resoconti di ciascun sottogruppo per elaborare una sintesi da presentare in plenaria la domenica. Sia la discussione generale, sia i sottogruppi saranno forniti di canale Discord dedicato per seguire e partecipare a distanza.
**** 10:30 Presentazione e benvenuto
**** 11-13
1. Tavolo SCUOLA
2. Tavolo MUTUALISMO
3. WORKSHOP Il colore del genere e dell’orientamento sessuale
>>Laboratorio su razzismo e privilegio bianco negli ambienti queer e nei movimenti politici. Come darci strumenti per prevenire e contrastare gli atteggiamenti razzisti nei nostri spazi? Lettura collettiva e discussione a partire da testi scritti da persone razzializzate che hanno riflettuto sull’argomento. SOLO IN PRESENZA
**** 13-14 PAUSA
**** 15-17
1. Tavolo SALUTE
a. Salute mentale
b. Salute trans e accesso agli ormoni
c. Consenso e COVID (uso dei dispositivi sanitari)
d. Accesso alla Salute riproduttiva e non riproduttiva (MTS, HIV, Aborto)
2. WORKSHOP Riot porn by abrACABlab
Il workshop sarà diviso in due:
– Quanti occhi ci guardano?: autodifesa urbana contro i dispositivi di sorveglianza (online o in presenza)
– Autoproduzione di sex toys vegani con materiali di recupero (in presenza) oppure con tutto quello che abbiamo già a casa (online)
**** 17-19
1. Tavolo Metodo e comunicazione
a. Strumenti di comunicazione interna
b. Strumenti comunicazione verso l’esterno e grafica
c. Sicurezza informatica
GIORNO 2 ASSEMBLEA PLENARIA
ODG
- MATTINA
Restituzione e confronto sui workshop di sabato
Condivisione di pratiche locali e nazioanali
- POMERIGGIO
Transfemministe queer in piazza: come prendiamo parola e agiamo nello spazio pubblico?